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Figli e pagelle
Come comportarsi quando un figlio ha buoni risultati scolastici e l’altro no

Ora che si avvicina la fine della scuola, sono un po’ preoccupata perché ho capito che mia figlia di 10 anni, che fa la quarta elementare, avrà una bellissima pagella, mentre suo fratello di 8 finirà la seconda con valutazioni piuttosto scarse. Come comportarmi, anche in relazione a eventuali piccoli regali di premio?

Maria, Milano

Cara Maria,
essere genitori è una sfida continua, specialmente nel post pandemia, periodo in cui i bambini stanno mostrando maggiore vulnerabilità riguardo ai giudizi che ricevono dalla scuola e dai genitori. Ansia, scoraggiamento e oppositività sono sempre dietro l'angolo e dobbiamo fare il possibile per scongiurarli. Come?
Scegliendo sempre di premiare l'impegno piuttosto che il risultato. Mi spiego meglio: è giusto gratificare un bambino che si comporta adeguatamente in classe e passa un tempo sufficiente a fare i compiti assegnati. Poi, al momento dei voti, non è opportuno premiare o criticare esageratamente i risultati, perché nella vita ci possono essere mille motivi per cui non otteniamo quello che desideriamo. L'importante è fare sempre del nostro meglio.
E poi, il voto è già di per sé un premio quando è alto e una frustrazione quando è basso: non serve aggiungere regali! Se i voti sono bassi, è bene semplicemente riflettere insieme sulle cause e cambiare magari il modo di studiare.

Maria Beatrice Toro, psicologa psicoterapeuta, autrice di Crescere con la mindfulness,
Guida per bambini (e adulti) sotto pressione, Franco Angeli 2016

 

 


Da sapere

Proteggere significa far percepire al bambino che si trova al sicuro e che questa sicurezza può, progressivamente, essere estesa per comprendere altri pezzi di mondo fuori dal nido familiare.

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