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Viaggio di coppia o di famiglia?
Prime prove di distacco dal bebè

Stiamo programmando un breve viaggio per le vacanze di Pasqua e siamo indecisi se portare anche nostra figlia di 14 mesi o se affidarla per qualche giorno ai nonni. Da un lato sentiamo di avere bisogno di un momento di relax di coppia, dall’altro temiamo che lei soffra per la nostra lontananza, e noi con lei. Sarebbe la prima volta che non dormiamo con lei, siamo molto indecisi, ci servirebbe un consiglio.

Alessandra, Cesano Maderno (MB)

Gentilissima Alessandra,
a meno che vostra figlia abbia in passato mostrato forte ansia da separazione (per esempio piangendo inconsolabilmente mentre trascorreva con i nonni un pomeriggio, o una giornata intera), credo che questa piccola vacanza possa essere un ottimo momento per sperimentare un po' di dialogo più intimo e libero (voi) e una piccola prova di autonomia (lei). Certo, il legame che viviamo con i nostri figli deve essere da noi gestito in modo da dare loro sicurezza. Ma comportarci in modo iperprotettivo, per quanto possa rassicurare noi, è un atteggiamento che si può dimostrare nocivo per loro nel lungo periodo. Credo, infatti, che passare qualche giorno con figure molto familiari, di cui il bambino si fida, sia una piccola prova che faciliterà poi i primi pigiama party o, tra un po' di tempo, le gite o i ritiri sportivi.

Che sia una Pasqua felice e serena, un saluto

Maria Beatrice Toro, psicologa psicoterapeuta, autrice di Crescere con la mindfulness,
Guida per bambini (e adulti) sotto pressione, Franco Angeli 2016

 

 


Da sapere

Proteggere significa far percepire al bambino che si trova al sicuro e che questa sicurezza può, progressivamente, essere estesa per comprendere altri pezzi di mondo fuori dal nido familiare.

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