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Abruzzo, ripartire con gusto!

Una regione da scoprire e riscoprire.

La produzione del vino è una costante del popolo abruzzese, che ha trovato il miglior modo di rapportarsi con l’agricoltura grazie alla cooperazione. Proprio in questi giorni è nato il Consorzio tutela vini d’Abruzzo Montepulciano e Trebbiano Doc, con lo scopo di traghettare buona parte del vino sfuso verso l’imbottigliato, garantendo immagine e qualità ai consumatori. L’Abruzzo è anche un giacimento gastronomico: terra di pecorini e salumi, della pasta “lu carrature”, ovvero “alla chitarra”, insieme ai “maccarune a lu rentrocele” da servire con ragù di guanciale di maiale e peperoncino o delle tagliatelle con il tartufo nobile del Sangro.

I VINI

Il Montepulciano d’Abruzzo, rosso Doc e Docg, fa la parte del leone. Il secondo vino abruzzese per eccellenza è un bianco, il Trebbiano d’Abruzzo Doc. Una Doc più recente è quella di Controguerra. Tra i vitigni minori, la Passerina, il Pecorino, il Cococciola bianco e il Montonico bianco. Per la schiera dei vitigni a bacca rossa anche il Maiolica nero, utilizzato in uvaggi con il Montepulciano; la Gaglioppa, che dà vini potenti, addirittura da appassimento.

LO ZAFFERANO

Lo zafferano arrivò in Spagna con gli arabi nel 961 e la Spagna tentò di conservarne il monopolio vietando l’esportazione dei bulbi. La raccolta è manuale, la lavorazione senza additivi chimici. Per un chilo di zafferano occorrono 150.000 fiori, da cui si staccano i tre delicati stimmi. Più scuro è il colore degli stimmi e migliore è la qualità dello zafferano.

SALUMI & Co.

Tra le carni, ricordiamo gli Arrosticini: carne di pecora a cubetti infilati in spiedini di canna e cotti alla brace. Tra i salumi, da citare il Fegatazzo di Ortona; il guanciale amatriciano, la Micischia; i Coglioni di mulo e la Mortadella di Campotosto. Infine la Soppressata Abruzzese, insaccato crudo a grana media.

Cannarozzetti ricotta e zafferano

Ingredienti: 400 g di cannarozzetti; 300 g di ricotta di pecora; 100 g di guanciale a pezzetti; 1 cucchiaio d’olio extravergine d’oliva; zafferano in stimmi; sale; pepe.

  • Cuocete i cannarozzetti in abbondante acqua salata. Nel frattempo disciogliete gli stimmi di zafferano in 3 cucchiai d’acqua e fateli bollire per pochi secondi.
  • A parte, soffriggete il guanciale. Scolate la pasta al dente e fatela insaporire con il soffritto. Aggiungete la ricotta, un pizzico di pepe e l’infuso di zafferano, con gli stimmi.
  • Amalgamate bene il tutto facendo scaldare anche la ricotta e servite subito. Volendo, aggiungete una grattugiata di formaggio pecorino.
I FORMAGGI

Il Caciocavallo abruzzese è un formaggio dal sapore dolce e pastoso che diventa più intenso e piccante con la stagionatura. Il Caciofiore aquilano, pecorino di media stagionatura dei pascoli di altura, ricavato dai fiori del cardo selvatico. Anche la produzione della Caciotta vaccina frentana ha origini antiche, legate all’utilizzo del latte delle vacche podoliche. Il Formaggio puntato o Marcetto ha un aspetto cremoso, di consistenza simile al Gorgonzola.

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