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Andar per rifugi

Una soluzione alternativa per una vacanza in montagna economica, sana ed estremamente affascinante. Con un vantaggio in più, al ritorno potrete vantare una forma invidiabile.

D’inverno sono il luogo di sosta e di ristoro degli sciatori prima di inforcare una nuova pista. D’estate, diventano il punto di partenza di traversate in un incredibile mare di verde e di silenzio. Di rifugi sparsi per tutto l’arco alpino ce ne sono tantissimi, quasi sempre incastonati in paesaggi mozzafiato, ai piedi di splendide torri di roccia.

VACANZA ANTI-STRESS

Per coloro a cui piace passare una vacanza attiva, a stretto contatto con la natura, per ricaricare le pile lontano dalla folla, una settimana o anche solo un weekend in rifugio è una soluzione ideale. Certo, oltre ad amare la montagna, quella “vera”, occorre anche saper rinunciare a qualche piccolo lusso della civiltà moderna. Gli alloggi sono sempre essenziali, a volte spartani, dove si dorme infilati dentro il proprio sacco a pelo oppure dentro il sacco-lenzuolo fornito o noleggiato sul posto. Le camere di solito sono multiple, una sistemazione quindi adatta soprattutto a gruppi di amici e famiglie. A tavola, meglio non chiedere il menu, se non si vuole essere guardati come extraterrestri. La lista dei piatti è a volte limitata per le comprensibili difficoltà di approvvigionamento, ma si viene sempre ricompensati da porzioni generose (e altrettanto il vino), gustosi piatti tipici locali e cucina assolutamente genuina.

VITA ESSENZIALE

La vita nei rifugi è altrettanto essenziale. Inizia la mattina di buon’ora, per far colazione e preparare lo zaino, allacciarsi gli scarponcini da trekking e via, mappa in mano lungo il sentiero da macinare per scoprire mille meraviglie naturali. Dopo il tramonto si cena spesso tutti insieme, scambiandosi chiacchiere e racconti,** in un clima di convivialità d’altri tempi.** Oltre alle passeggiate e alle escursioni che si possono fare individualmente, consigliati dal gestore del rifugio, oppure seguiti dalle guide alpine. Molti gestori organizzano corsi per piccoli gruppi e per famiglie, anche con bambini. Chi già frequenta la montagna come escursionista e vuole andare “oltre il rifugio”, può imparare le basi per fare le vie normali alle cime, facili creste e ghiacciai. Il tutto in massima sicurezza, noleggiando l’attrezzatura sul posto (ramponi, imbrago, ecc.). I più coraggiosi possono cimentarsi in un corso di arrampicata classica, iniziando su brevi paretine e continuando con vere ascensioni su roccia, e imparare le tecniche di salita e assicurazione. E ancora, per far conoscere e amare la montagna ai figli, ci sono palestre di roccia dove allenarsi con i consigli di una guida alpina, uscite su ghiacciai e nevai e facili escursioni ad hoc per quelli di “gamba corta”.

LA MALGA

In estate, nel corso delle passeggiate che attraversano gli alpeggi d’alta quota, è facile imbattersi in placide mucche che si fanno notare con il suono dei loro campanacci. Nei dintorni, deve esserci per forza una malga, rustiche baite dove fino a poco tempo fa i malgari, con il latte appena munto, producevano burro e formaggi. Oggi, per questioni d’igiene, il latte d’alpeggio viene lavorato a valle, ma alcune malghe propongono visite didattiche per osservare la mungitura manuale,“ come una volta”, e l’antico lavoro dei casari. Altre malghe offrono piatti tipici o spuntini a base di salumi e, ovviamente, formaggi. Alcune baite, infine, hanno ristrutturato la vecchia stalla e altri ambienti per offrire anche ospitalità e camere da letto a chi vuole fermarsi per la notte. Ovviamente lo stile è spartano quanto quello dei rifugi

SITI UTILI

Per avere gli indirizzi dei rifugi alpini, ci si può rivolgere direttamente agli Uffici di informazioni turistiche locali. Ecco una selezione di siti da consultare per avere uno spunto in più:

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