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Val D’Aosta, da un carnevale all’altro

Un modo diverso per vivere il carnevale conciliando sport e voglia di divertimento. In Val d’Aosta le occasioni non mancano, tra cortei tradizionali, piste innevate e bellezze naturali e architettoniche

PISTE DA SCI E CASTELLI DA FAVOLA

È un territorio che, non a caso, si chiama “Porta della Vallée”: è l’ingresso della Val d’Aosta, il passaggio obbligato di chi va a sciare sulle cime innevate delle tante vallate laterali. Ma,prima di raggiungere le piste, vale la pena fermarsi per scoprire castelli da favola, architetture romane e antiche case rurali in pietra. Il primo paese è Pont- Saint-Martin, all’imbocco della valle di Gressoney. Da non perdere lo spettacolare ponte romano a una campata, uno dei più belli e meglio conservati. Nei giorni del carnevale (dall’11 al 16 febbraio) diventa teatro di una rievocazione storica con una gara di bighe romane trainate da cavalli. Un’altra parte del carnevale si ispira alla leggenda della Ninfa del torrente Lys: la sera del martedì grasso, all’arcata del ponte viene appesa l’effigie del diavolo, a cui viene dato fuoco, con grande effetto spettacolare (www.carnevalepsm.it). A Pont-Saint-Martin si trova anche la fabbrica del cioccolato Feletti, con uno spaccio che vende gianduiotti e altre golosità.

IL BORGO DONNAS
Poco oltre, Donnas è un borgo conosciuto per i suoi vini a base di uve nebbiolo. Ogni penultima domenica di gennaio (quest’anno, il 17) vi si svolge la Fiera di Sant’Orso, detta anche Fiera del Legno, millenaria quanto quella omonima di Aosta (il 30 e 31 gennaio), di cui può considerarsi un’anticipazione. Lungo le strade del borgo si ammirano i lavori di autentico artigianato tradizionale valdostano, dai sabot (le tipiche calzature) ai drap della Valgrisenche (lana tessuta a mano su telai in legno). La festa incomincia la sera del venerdì precedente con la Veillà, veglia festosa con rappresentazione degli antichi mestieri e cantine che offrono vin brûlé; il sabato le vie del borgo sono percorse dalla fiaccolata degli artigiani che precede la messa;la domenica inizia l’esposizione degli oggetti preparati dai circa 500 artigiani provenienti da tutta la regione.

DA BARD AD VERRÈS
Appena usciti da Donnas si è già a Bard,minuscolo e bellissimo borgo accucciato sotto la sua strepitosa Rocca, una fortezza rimasta praticamente intatta e da pochi anni restaurata per ospitare il Museo delle Alpi, un viaggio alla scoperta dell’universo alpino attraverso installazioni,scenografie e proiezioni. Altrettanto emozionante è l’accesso al Forte con un ascensore panoramico in vetro. Da Bard si prosegue per 5 km verso Arnad, famoso per il suo profumato lardo Dop, da assaggiare rigorosamente con il pane nero locale e miele. Poco oltre, Verrès è un altro paese che celebra il carnevale (dal 13 al 16 febbraio, www.carnevaleverres.it) con sfilate nel borgo in costumi d’epoca, cene e danze nel suo imponente castello trecentesco. Dopo solo 2 km, a Issogne, si visita il castello con eccezionali affreschi e una fontana in ferro battuto funzionante dal Cinquecento. Da Bard si può anche imboccare la Valle di Champorcher (a 15 km), un angolo di paradiso per il suo ambiente incontaminato,con un comprensorio sciistico di oltre 25 km di piste da discesa.

LO SNOWPARK
Da segnalare anche lo Snowpark (in località Laris), ideale per chi vuole avvicinarsi allo snowboard. Da Pont-Saint-Martin, appena prima del ponte romano, parte la strada che dopo 35 km porta alla valle di Gressoney, con paesaggi squisitamente alpini e architetture walser in pietra, all’interno del comprensorio del Monterosa Ski: 180 km di piste che collegano tre valli (www.gressoneymonterosa.it). A Gressoney-La-Trinité, è in funzione per gli specialisti del boarder cross una pista di media difficoltà che parte dal colle Bettaforca, raggiungibile in funivia (tel. 0125.366143), mentre lo Snowpark Gabiet, allestito all’arrivo della funivia omonima), offre jump, rail,box e impianto audio su tutte le piste (tel. 0125.366143). Dalla stazione di Gabiet, i più esperti possono cimentarsi con la nera Jolanda, con un muro ripidissimo.

SCI E ALTRI SPORT
Non si può parlare di Val d’Aosta senza dedicare spazio agli sport invernali: Gressoney-La-Trinité fa parte del comprensorio Monterosa Ski, tra i più estesi e alti d’Europa. Tra le discese più spettacolari, il passo dei Salati (3000 m), raggiungibile con il nuovo impianto Funifor. Stafal è la porta ai percorsi fuoripista e di sci-alpinismo che raggiungono il Monte Rosa, fino ai 4459 m della Punta Gnifetti e alla capanna Regina Margherita, il rifugio più alto d’Europa. I più spericolati possono raggiungere le vette con elicotteri in compagnia di guide: un’emozione possibile solo in Valle d’Aosta, unica ad aver regolamentato l’heliski, praticabile dal 10 gennaio al 1° maggio. Helops (tel. 0165.303346/335.5648571); Società delle Guide Alpine di Gressoney (tel. 349.4320563, www.guidemonterosa.info); Guide MonteRosa (tel. 0125.366019, www.guidemonterosa.com); www.lovevda.it , tel. 0165.236627. Oppure, voli in mongolfiera, senza rumori né itinerario (180 euro a persona per un’ora, www.mongolfiere.it). Altro velivolo mozzafiato è il parapendio: discese in tandem decollando dalla neve con gli sci. Altre località oltre Gressoney-Saint-Jean: Antey- Saint-André, Breuil-Cervinia, Chamois, Courmayeur, La Salle (www.fansdesport.it ).

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