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Vapore amico

Riposare bene durante la notte è indispensabile. Per respirare meglio bisogna umidificare l’aria, soprattutto nella stanza dei bambini. I metodi per fare questo sono diversi: scegli il tuo

Fuori fa freddo e il riscaldamento è ormai una costante nelle nostre case. Ma, come sempre, esagerare non va bene. La temperatura giusta da mantenere tra le mura domestiche è di 20° con un tasso di umidità che, in inverno, non dovrebbe essere inferiore al 40%. Sì, perché per respirare bene, specie di notte, è molto importante che l’aria non sia troppo secca. La poca umidità, infatti, asciuga il muco che scorre nelle vie respiratorie col compito di portare all’esterno tutte le impurità. Questo, unito all’inquinamento, rischia di creare difficoltà respiratorie. Ecco così che il naso si tappa e il mal di gola e la tosse secca si fanno più intensi.

I METODI TRADIZIONALI

Fatte queste premesse, se in casa vostra l’aria è troppo asciutta, di notte in particolare, è bene cercare di umidificarla. Per emergenza o se siete fuori casa, potete utilizzare il metodo della nonna e mettere qualche panno bagnato sul calorifero o riempire di acqua gli appositi contenitori da attaccare al termosifone.

GLI UMIDIFICATORI

Se avete bisogno di qualcosa di più efficace da utilizzare con frequenza potete ricorrere agli umidificatori elettrici, che diffondono nell’ambiente la quantità ottimale di umidità. Ce ne sono di diversi modelli e sono divisi in due categorie: quelli a “vapore freddo” e quelli a “vapore caldo”. I primi funzionano a ultrasuoni, nebulizzano l’acqua e sono ideali per le stanze in cui la temperatura d’inverno è già molto alta e non regolabile. Quelli a vapore caldo, invece, alzano la temperatura dell’acqua del serbatoio fino a 100°C per poi liberarla sotto forma di vapore. Sono indicati per le camere dei bambini perché il vapore è puro e sterilizzato.

CASA SICURA

Ogni numero dedicheremo questo spazio alla prevenzione degli incidenti domestici. In Italia si calcola che 4,5% milioni di persone vengano colpite ogni anno,con 8.000 decessi (dati ISPESL). Si va dalle ferite alle ustioni, dalle fratture agli avvelenamenti. In questo numero vi ricordiamo che da marzo 2001 è obbligatoria l’assicurazione INAIL per chi ha tra i 18 e i 65 anni e non svolge attività lavorativa extradomestica: premio circa 13,00 euro l’anno, rimborso a partire dal 33% di invalidità. Ma con piccole cifre le assicurazioni private garantiscono maggior copertura e a tutti.

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