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Lisce come velluto

Cerette a freddo e a caldo, strisce pronte, creme depilatorie…Il mercato offre innumerevoli soluzioni: ecco come usarle

La prima sostanziale differenza di metodo è quella fra depilazione ed epilazione. Andiamo a vedere da più vicino il problema.

 

DIAMOCI UN TAGLIO
La depilazione consiste nell’eliminazione della sola parte emersa del pelo, quella visibile. La si ottiene con mezzi meccanici (rasoi, dischetti abrasivi) o chimici (creme e saponi depilatori). Sui rasoi, elettrici o a mano, c’è poco da dire, se non che vanno usati con creme, schiume o talchi appositi per evitare di irritare la pelle. I dischetti abrasivi sono comodi da trasportare ma richiedono tempo e oltre a consumare il pelo fanno un leggero peeling, cosa ottima d’inverno, un po’ meno quando si è abbronzate. I mezzi chimici invece si basano sulla distruzione della sostanza cheratinica grazie ad agenti che intaccano la struttura del pelo rendendolo molle e gelatinoso e quindi facilmente asportabile. I depilatori chimici vengono presentati sotto forma di creme, paste e gel, anche in stick. Dopo l’applicazione si deve procedere a un lavaggio accurato per eliminare i residui di prodotto e non vanno mai usati su pelle irritata o ferita. Sia i mezzi meccanici sia quelli chimici garantiscono un’eliminazione dei peli poco duratura, perché la parte troncata è subito lì sottopelle, pronta a spuntare fuori apparentemente più grossa. E’ solo un’impressione: dopo qualche giorno le punte si smussano e si assottigliano e il pelo torna ad avere un aspetto più naturale, sia alla vista sia al tatto. Inoltre i peli non crescono tutti insieme, se li si strappa i nuovi peli spunteranno pochi per volta. Con il taglio ciò non accade e in breve i peluzzi spuntano di nuovo e tutti contemporaneamente.

 

AFFRONTARE IL PROBLEMA ALLA RADICE
L'epilazione si basa, invece, sullo strappo dei peli, che può essere effettuato con cere a caldo e a freddo, imprigionando i peli in uno strato di sostanze adesive per poi strapparli, oppure con i depilatori elettrici a pinzette. Le cerette a caldo sono costituite da una fusione di resine e cere naturali. Per l’uso, la ceretta viene fusa e spalmata ancora calda sulla zona da depilare,dopo il raffreddamento si strappa, asportando i peli intrappolati nella massa cerosa. Un po’ più laboriosa di quella a freddo, provoca però la dilatazione del follicolo per effetto del calore e ciò facilita lo strappo. Se bene eseguita dà risultati perfetti che durano dai 20 giorni a un mese. Le cerette a freddo, a base di glucosio, hanno consistenza fluida e appiccicosa e non devono essere scaldate. Si spalmano sulla parte da trattare, vi si fa aderire una striscia di tela o di carta che poi viene strappata insieme alla cera e ai peli. Effetti e durata sono paragonabili a quelli della cera a caldo.

 

I CONSIGLI DELL’ESPERTA
Non esistono metodi adatti a tutte e a tutti i tipi di peli. Moltissime donne, per esempio, si trovano benissimo con gli epilatori elettrici e benedicono il giorno in cui sono stati inventati, altre li trovano una tortura, altre ancora non riescono a usarli perché provocano loro peli incarniti. Allo stesso modo le cere a caldo sono sconsigliate a chi soffre di vene varicose; chi invece ha i capillari deboli dovrebbe evitare sia le cere a caldo sia quelle a freddo (strisce depilatorie incluse) perché è lo strappo in sé che crea problemi. Alcune donne vanno soggette a irritazioni se usano i metodi chimici, altre sostengono che i peli non si dissolvono come dovrebbero. Il consiglio migliore è di provare, cambiando tipo di prodotto e marche (sulle confezioni trovate le composizioni dei diversi prodotti) fino a individuare ciò che è meglio per voi.

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