menulogo elite green

raccolta punti 2024 2026

Bio o non bio?

Fa bene, è più buono, la spesa è giustificata? O è addirittura dannoso? Facciamo il punto sui cibi

Costa di più e, anche se le differenze di prezzo sono giustificate dalla minore produttività delle tecniche di coltivazione o allevamento biologiche e dai costi di certificazioni e controlli, ci si domanda sempre più spesso se la differenza valga la spesa. Non solo, negli ultimi tempi arrivano grida d’allarme che pretendono di asserire che i cibi biologici sono meno sani di quanto si creda. Vediamo di chiarire un po’ le cose.

IL BIO È PIÙ SANO?
Sì e no, va fatta una distinzione: sicuramente i prodotti di origine animale, carni, uova, formaggi offrono vantaggi qualitativi. Per i prodotti agricoli le differenze sono meno evidenti e dimostrabili. Per quanto riguarda i valori nutritivi in alcuni prodotti si registrano modeste differenze nei contenuti vitaminici e di antiossidanti, oltre che in alcuni microelementi. Infine, sotto il profilo della tossicità va detto, da un lato, che la presenza di inquinanti chimici sul prodotto finale della produzione convenzionale è estremamente ridotta e, dall’altro, che si è scoperto che frutta e verdura contengono antiparassitari naturali simili a quelli chimici, come ha denunciato Bruce Ames, decano della ricerca biologica Usa, e in quantità tali da rendere le tracce di prodotti chimici irrilevanti.

DIFFERENZE DI PREZZO: SONO GIUSTIFICATE
Nella maggior parte dei casi sì! Anche se il cibo bio non è esente dall’effetto moda che induce a far lievitare i prezzi, buona parte della differenza rispetto ai prodotti di coltura tradizionale trova giustificazioni oggettive.

COME SI RICONOSCE?
L’etichetta che contrassegna gli alimenti biologici, riporta: la dicitura “da agricoltura biologica”, il nome dell'organismo di controllo ed il suo codice; gli estremi dell'autorizzazione ministeriale; la sigla dell’organismo di controllo; il codice del produttore. Si possono anche trovare anche le diciture “In conversione all’Agricoltura biologica” e “ingredienti di origine biologica”, per prodotti nei quali almeno il 70% sia bio.

LA CERTIFICAZIONE È AFFIDABILE?
Sì! Le aziende che possono vantare la certificazione di produzione biologica devono rispettare norme severe e sono soggette a controlli periodici, analisi dei prodotti e ispezioni a sorpresa. Va inoltre detto che su oltre mille controlli effettuati dai Nas (Nuclei antisofisticazione) negli ultimi anni, meno del 4% sono risultati fuori regola.

È VERO CHE IL BIO SI CONSERVA MENO?
Sì! A causa del mancato uso di conservanti e additivi le differenze di conservazione sono molto marcate. Chi sceglie bio deve fare la spesa più spesso.

FA BENE ALL’AMBIENTE?
Sì! L’agricoltura, se condotta in maniera corretta è sicuramente un toccasana per il nostro pianeta. Si usano solo fertilizzanti naturali e invece di prodotti chimici come pesticidi o insetticidi si utilizzano tecniche di coltivazione che preservano dai parassiti, mentre i mangimi sono rigorosamente naturali e non si usano antibiotici.

IL BIO È PIÙ BUONO?
Sì e no! Per i prodotti di origine animale si riscontrano differenze avvertibili anche nel gusto e nella consistenza, per i prodotti vegetali la comparazione è difficile.

IL BIO PUÒ CONTENERE PIÙ TOSSINE?
Si tratta di un’affermazione fondata, ma sulla quale si è fatto dell’allarmismo. Come già accennato si è recentemente scoperto (studi del Iarc di Lione) che le piante producono antiparassitari naturali, tossici. Ora si è rilevato che queste tossine aumentano laddove la pianta non è protetta da antiparassitari forniti dall’uomo. E questo aumento sarebbe più pericoloso di eventuali residui di elementi chimici. Va però detto che i coltivatori bio non lasciano le loro colture in balia dei parassiti, ma utilizzano metodi di difesa diversi da quelli chimici. Quindi, le piante non dovrebbero sentire il bisogno di incrementare le proprie difese naturali.

elite supermercati header logo                elite supermercati header logo
elite supermercati header logo
elite supermercati header logo