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Tante novità per cucine hi-tech

La tecnologia ormai è arrivata ovunque, anche tra forni e fornelli, per aiutarci a gestire la casa, ma anche e soprattutto per consentirci di economizzare le risorse energetiche

Tra i settori in cui l’evoluzione tecnologica fa sentire maggiormente il proprio peso c’è la domotica, ovvero la gestione intelligente delle apparecchiature domestiche. Intelligente non tanto perché consente di comandare a distanza, da un cellulare o a voce, il funzionamento di un frigorifero o di una lavastoviglie, quanto perché punta ad uno scopo preciso: ottimizzare il risparmio energetico, tema centrale nelle agende politiche di mezzo mondo e, di rimando, nella quotidianità dei cittadini.

La cucina, centro attorno al quale gravita la vita domestica, è inevitabilmente anche al centro di questa evoluzione. Laddove ci si affaccenda a imbastire sughi e arrosti e a regolar di sale si può anche azionare a distanza il forno o essere avvertiti con un messaggio che il frigo è rimasto aperto. In alcune cucine è possibile trovare uno schermo Lcd a scomparsa da cui ricevere e mandare informazioni alle macchine (ne è esempio il sistema Live In sviluppato da Zanussi per le cucine Snaidero). Si può dire alla lavastoviglie che tipo di sporco c’è sui piatti, e lei si autoimposta. Ma la funzione più utile è legata al risparmio, per cui dallo schermo si possono gestire i carichi di energia evitando i picchi di consumo energetico. In altre parole, il “cervello” decide che prima deve funzionare il forno, e poi la lavastoviglie. Anche il consumo dell’acqua o dei detersivi viene economizzato. Se poi qualcosa non funziona, il sistema avverte sia il centro assistenza, inviando una diagnosi al tecnico (che quindi arriva preparato), sia il padrone di casa con un sms. Lo schermo funziona anche come un normale computer, da cui magari cercare su internet ricette per una serata particolare.

Un’altra possibilità riguarda i singoli elettrodomestici, come i forni gestiti da un sistema operativo (per esempio Google Android) che dialoga con lo smartphone, o il frigorifero che monitora le scadenze dei prodotti. Avveniristico, ma non troppo, è poi il sistema di piastrelle Led sviluppato dalla coreana I-Quad, che compone una parete elettronica da cui ricevere informazioni: l’orario, il meteo, appunti per la spesa o per fare della buona cucina.

A TUTTO RISPARMIO
Risparmio energetico: non un vezzo, ma una necessità. E ormai anche un obbligo: è della fine di novembre una serie di provvedimenti adottati dalla Commissione Europea volti a ridurre le emissioni inquinanti degli elettrodomestici e, al contempo, i prezzi al dettaglio. Si parla di nuove regole per la progettazione di eco-cucine, a partire dai materiali (vernici ad acqua, legno proveniente da foreste non disboscate illegalmente, piastrelle e altri componenti a bassa emissione di formaldeide) per arrivare alla gestione di risorse essenziali come l’acqua o l’elettricità. Sul primo punto, un ruolo essenziale è svolto dalle lavastoviglie. I modelli più avanzati puntano a ridurre i consumi evitando il pre-lavaggio senza perdere in pulizia, com’è il caso della macchine della Whirlpool dotate di tecnologia Aquasteam, dove getti di vapore sciolgono lo sporco riducendo il consumo d’acqua. E’ poi da tipico elettrodomestico intelligente rilevare automaticamente il livello di sporco per determinare la giusta temperatura di lavaggio (funzione presente sempre sulle citate lavastoviglie). Su risparmio diffuso insistono invece i fuochi a induzione, sostituti dei tradizionali fornelli a gas. Si arriva a bollire un litro d’acqua in 90 secondi, e tre litri in 4 minuti. In particolare, l’induzione punta ad avere il massimo rendimento energetico: con i fuochi a gas, infatti, si disperde fino al 60% del calore erogato. Percentuale che crolla al 5% con questo tipo di fornelli, alcuni dei quali (quelli della serie Inoxpiù, per esempio, trattengono il calore all’interno della piastra, abbattendo l’irraggiamento termico.

IL FRIGO CHE SA "LEGGERE"
Cyber Fridge, ovvero frigo cibernetico. Lo ha realizzato la Electrolux, ed è fedele al suo nome: è dotato di un cervello elettronico in grado di capire quali alimenti vadano consumati perché prossimi alla scadenza. Glielo permette un sistema di riconoscimento (Food Tracking System) delle cosiddette “etichette RF” (in Radio Frequenza) presenti sugli alimenti, caratterizzate da un microchip con tutte le informazioni del caso. Il frigo legge l’etichetta e dice, anche via sms, al padrone quale sia la situazione al suo interno. La possibilità di apertura a comando vocale è forse un vezzo, più che una necessità; ma c’è anche quella.

TELEFONO AL FORNO E PARTO
Associare un sistema operativo per smartphone e tablet ad un forno può sembrare un’idea folle. Ma non lo è. Merito di Google Android, il software (per citarne uno solo) del telefono e tablet Galaxy di Samsung, che l’azienda regina di internet ha declinato in un oggetto chiamato Touch Revolution, e presentato all’edizione 2010 del Ces (Consumer Electronics Show). Si tratta di un pannello di controllo con schermo touch da 7 pollici, ram da 256 Mb, memoria espandibile mediante Smart Drive, processore Arm a 806 MHz. Insomma, un computer che si applica all’elettrodomestico di turno. Nel caso di un forno, per esempio, consente di programmarne il settaggio e l’avvio anche a distanza dal proprio cellulare. Insomma, si torna a casa dal lavoro e si trova la cena pronta e calda. Meno interattive, ma comunque molto tecnologiche, sono invece le macchine per fare il pane, che stanno conoscendo un discreto successo. La loro comodità sta nel poterne programmare l’ora di inizio del lavoro, dopo averle opportunamente riempite con tutti gli ingredienti.

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