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Scegliere il dentifricio

Come orientarsi nelle scelte d’acquisto

Sbiancanti, antitartaro, per denti sensibili, protezione gengive o anticarie: l’offerta di dentifrici è estremamente ampia, per sapere come orientarsi abbiamo chiesto al Dottor Giampietro Bianchi, medico dentista, cosa scegliere in funzione della propria situazione. “In realtà la scelta del dentifricio non è così determinante. Nella pulizia dei denti l’elemento fondamentale è l’azione meccanica dello spazzolino (da abbinare a quella del filo e, dove necessario, degli scovolini interdentali). Il dentifricio, che è una pasta leggermente abrasiva da usare in piccole quantità, ha il compito di potenziare l’effetto dello spazzolino e di rendere più piacevole l’operazione di pulizia dando un senso di freschezza. Tranne casi particolari, quindi, la scelta può essere fatta in funzione del gusto, magari evitando le formulazioni più abrasive, specie se si hanno denti e gengive non in perfette condizioni”. Insomma, il fluoro è utile nei bambini, le formule desensibilizzanti aiutano chi ha denti sensibili eccetera, ma anche chili di dentifricio anticarie o proteggi gengive non possono nulla se non sono abbinati a un corretto spazzolamento.

 

TIENI A POSTO LA LINGUA
Una bocca poco fresca può dipendere da molti fattori, anche interni. Alcune malattie, problemi di fegato, digestivi o intestinali possono avere come conseguenza l’alitosi. Quando il problema riguarda la bocca, invece, difficilmente la causa è da ricercare nei denti (purché si rispetti una corretta igiene), più facilmente a causare l’alito cattivo è la patina che si forma sulla lingua. Si tratta di un problema di non facile soluzione. Nell’ultimo periodo però alcune aziende vi si sono cimentate proponendo spazzolini da denti con il dorso in gomma dentellata studiato proprio per spazzolare la lingua. Il miglior modo per ridurre la patina, però, resta una vita sana e una dieta appropriata.

 

BIANCO CHE PIÙ BIANCO NON SI PUÒ
I dentifrici sbiancanti e i trattamenti sbiancanti che si trovano in commercio, agiscono solo superficialmente eliminando le macchie dello smalto. Ma il colore dei denti, che in natura non è mai bianco ma presenta sfumature di giallo, grigio o rossobrune, non dipende tanto dallo smalto che è traslucido e lascia trasparire il colore della dentina, ma da quest’ultima. Col tempo, è vero, oltre a un progressivo scurimento della dentina, lo smalto si macchia contribuendo alla perdita di candore dei denti. Per penetrare tra i prismi dello smalto e raggiungere la dentina è necessario rivolgersi a trattamenti professionali con applicazioni di gel ad alta percentuale di perossido di carbamide che si eseguono a casa sotto controllo medico e con mascherine su misura realizzate dal dentista oppure con applicazioni di gel al perossido d’idrogeno al 35% che si eseguono in studio e sono potenziate dall’esposizione a speciali lampade. In genere bastano una o due sedute da 30 minuti.

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